this post was submitted on 23 Dec 2023
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[–] [email protected] 10 points 10 months ago* (last edited 10 months ago) (3 children)

stanno esagerando.

e fai questo e fai quest'altro e fai così e non così, e fai colí e non cosà. e se fai così moriamo tutti, e devi mangiare gli insetti, e se mangi verdure vedi bene quello che fai perché aumenti i gas serra.

stanno veramente esagerando ed oltrepassando ogni limite.

se le aziende non possono permettersi di fare un unico scatolo, che finisce in un unico bidone del riciclaggio, allora vuol dire che l'azienda non ha un modello economico sostenibile e deve licenziare proprietà e manager e ricominciare con gente che è un filino meno parassita.

[–] [email protected] 6 points 10 months ago* (last edited 6 months ago) (4 children)

Hai sostanzialmente ragione, ma la soluzione non è prendersela con le aziende il cui unico scopo è il profitto. Bisogna prendersela con chi no scrive le leggi che potrebbero migliorare le cose.

Basterebbe una leggina che caricasse sulle aziende, almeno in parte, il costo dello smaltimento degli involucri dei loro prodotti. In pochi anni avresti delle innovazioni mai viste prima sul "packaging", altro che

[–] [email protected] 4 points 10 months ago (1 children)
[–] [email protected] 3 points 10 months ago

si, perché no? significherebbe anche tornare a vivere con ritmi più lenti

[–] [email protected] 4 points 10 months ago (3 children)

Mi pare assurdo che le aziende che producono qualcosa non siano responsabili almeno in parte dello smaltimento dell’oggetto in primis, e dell’involucro/imballaggio. La domanda più interessante a questo punto è, se lo so io, è lo sai te, possibile che non sia mai venuto in mente a quelli che hanno la possibilità di fare qualche cambiamento?

[–] [email protected] 3 points 10 months ago* (last edited 6 months ago)

Ci sino obblighi di usare materiale riciclato in una certa percentuale e altre cose del genere, ma fargli pagare lo smaltimento è un cambiamento di paradigma enorme. Pensa alla carbon tax , che se vuoi è lo stesso concetto, e sarebbe anche lei molto efficace, eppure siamo ancora qui a discuterne...

[–] [email protected] 2 points 10 months ago* (last edited 10 months ago)

@g5pw @lgsp
si ma sono almeno 20 anni che su questioni ecologiche più gravi e pericolose come l'impiego di combustibili fossili per la "produzione" energetica, e tant'altro, si chiede ai politici di cambiare le leggi e farle valere, mentre questi non han fatto nulla, in molti casi tradendo le promesse fatte in campagna elettorale, e lasciando che l'estrazione e l'impiego di fossili *aumentasse*. Penso dovremmo muoverci noi direttamente, più o meno così, https://bu.noblogs.org/for-an-anarchic-international/

[–] [email protected] 3 points 10 months ago

la questione morale in Italia è enorme. ora non voglio associare, coinvolgere Berlinguer nel mio discorso, non mi permetterei mai.

ma comunque fu lui alla fine degli anni 70 a dare nuova spinta a questo concetto. inutile sperare in un'azione politica: le aziende controllano la politica, abbiamo un'intera ala del parlamento composta da forze politiche che "si fanno ispirare" dalle aziende e l'altra che lo desidera fortissimamente, di essere ispirata.

in ogni caso, quello politico, è un passaggio obbligatorio. e allora piuttosto che leggi sul packaging, servono leggi sulla ricerca, bandi nazionali sui nuovi materiali e allo stesso modo brevetti nazionali. e dopo sì, l'adozione di nuove soluzioni sarà naturale.

bisogna distruggere questa minaccia continua della perdita di posto di lavoro: non sei capace di adattarti? vendi a qualcuno capace di farlo. la società civile è incommensurabilmente più importante della famiglia padrona dell'azienda. perché ricordiamoci sempre bene una cosa: i posti di lavoro si perdono perché il padrone o è un incapace, o non vuole rinunciare a cento lire alla fine dell'anno. e quest'ultima è la situazione più frequente

[–] [email protected] 2 points 10 months ago (2 children)

@lgsp @rodolfo

Chissà poi chi finisce a pagare i maggiori costi per le aziende…

[–] [email protected] 2 points 10 months ago (1 children)

usciamo dalla logica del profitto ad ogni costo. troviamo come società civile il modo di ridurre costi tramite bandi nazionali ad esempio e frustrare senza sosta l'egocentrismo sfrenato degli imprenditori.

[–] [email protected] 2 points 10 months ago* (last edited 6 months ago) (1 children)

Questo sarebbe un cambiamento di paradigma ancora più grande e difficile, ordini di grandezza. Una tassa alla fine è "solo" una legge (sto semplificando, lo so).

In linea teorica sono d'accordo conte

[–] [email protected] 2 points 10 months ago (1 children)

a quanto pare siamo di fronte al cosiddetto male estremo. ci vogliono rimedi estremi. ovviamente sto semplificando, impossibile non farlo. ma la direzione resta quella, secondo me.

grazie per il garbato scambio di opinioni.

[–] [email protected] 2 points 10 months ago* (last edited 6 months ago)
[–] [email protected] 1 points 10 months ago* (last edited 6 months ago) (1 children)

Beh, ma chi riesce a a far pagare poco lo smaltimento (perché si fa furbo e trova soluzioni innovative) spinta il prezzo miglior nel prodotto finale, quindi si avvantaggia sulla concorrenza.

Va da sé poi che se lo smaltimento lo paga chi produce, non lo paga il consumatore -> la tari la paga l'azienda, non il cittadino

[–] [email protected] 2 points 10 months ago (1 children)

@lgsp

L'azienda i soldi per pagare tari e qualsiasi altra cosa li fotte al cittadino aumentando i prezzi o facendo un po' di shrinkflazione: l'imprenditore non è babbo natale, che i soldi ce li mette di tasca sua.
Che poi arrivino da un bonifico fatto dal conto aziendale è solo per salvare le apparenze.

[–] [email protected] 1 points 10 months ago* (last edited 6 months ago) (1 children)

Certo che ricarica tutto, ma il costo complessivo sarebbe minore, perché incentivato a ridurlo.

[–] [email protected] 0 points 10 months ago

@lgsp

Ma sì, va bene, hai ragione tu, ai ricchi piace fare beneficenza.

[–] [email protected] 1 points 10 months ago (1 children)

Capisco il tuo sfogo, ma la prossima volta usa un linguaggio meno colorito, altrimenti ci ritroviamo sommersi dalle segnalazioni

[–] [email protected] 2 points 10 months ago (1 children)

ok capisco, hai perfettamente ragione. modifico subito.

[–] [email protected] 1 points 10 months ago
[–] [email protected] 0 points 10 months ago

non ho capito: chi sta esagerando?