Penso sia difficile arrivare ad una dimostrazione in quel senso, perché, secondo me, è già difficile definire una app social come una app che crea dipendenza. Il rischio di dipendenza psicologica è più facile che arrivi da app di videogiochi o di giochi d'azzardo. E poi è il mainstream che per vendere più psicofarmaci e controllare le tue emozioni ti vuole vedere comunque affetto da qualche disturbo, anche quando si gode di una perfetta salute mentale.
pierobosio
Non ci credo che i social e le tecnologie connessse siano origine di malattie mentali. Certamente possono influenzare mode e comportamenti al pari di altri media. Secondo me disturbi e malattie mentali traggono origine da ben altre cause e traumi di tipo prevalentemente genetico, biologico, affettivo, familiare e in ultima analisi ambientale. Solo una politica corrotta può vedere nei social l'origine dei propri disturbi e delle proprie schizofrenie mentali.
Secondo me, l'unico gatekeeper è proprio l'Unione europea...
Sacrifici inutili e stupidi. Si sono dati la zappa sui piedi da soli. Per cosa poi? Fare l'Italia alla quale hanno fatto seguito due guerre. E ora si vuole fare lo stesso errore per fare l'Europa.
Già. La registrazione automatica della telefonata "truffa" è un altro strumento che può aiutare a difendersi da questi attacchi. Purtroppo molti cellulari non permettono la registrazione della chiamata per ragioni di privacy, lasciando il malcapitato senza elementi probatori per contestare la chiamata. Questo vale come controverifica quando qualcuno ci fa dire al telefono cose che non abbiamo detto. Difficile da capirlo?
@informapirata @noccioletta @aitech
Sì, per il funzionamento di queste AI generative di immagini o testi o video occorrono modelli di dati su cui addestrare gli algoritmi, altrimenti queste AI non generano un tubo. Un limite è dato anche dalla potenza dell'hardware delle cpu e soprattutto delle gpu. La tendenza, probabilmente, sarà poi quella di sfruttare l'hw dell'utente nel calcolo distribuito se si vorrà mantenere una Ai open source condivisa.
Il piracy shield è una piattaforma potenzialmente pericolosa e letale perché rischia di compromettere un sistema di comunicazione a trasmissione e commutazione di pacchetto dati con tutte le conseguenze negative che ne possono derivare sulla vita delle persone che da esso dipendono. Per cosa poi? Impedire lo streaming video abusivo. Per fermare un abuso nell'interesse di poche élite si legittima un abuso più grande a danno di molti. Secondo me è da cretini.
@informapirata @verolinux @informatica
Io ho sempre considerato il self hosting solo quello dove il server giace presso la propria abitazione, ma a ben pensarci va bene considerare self hosting anche il Cloud e il server dedicato presso terzi.
@verolinux @informapirata @informatica
Appunto. Dkim e forme di autenticazione forte dovrebbero permettere di superare il problema del record PTR e dell'IP dinamico. Ma la soluzione dovrebbe arrivare dagli IPv6 statici e pubblici nei quali siamo ancora parecchio indietro.
@informapirata @verolinux @informatica
Appunto. Per di più chi fa selfhosting in casa propria, pur implementando dkim, spf, dmarc e chi più ne ha più ne metta, molto probabilmente, ha un IP4 dinamico in black list che lo penalizza.
Anche il Garr offre corsi sulla sicurezza informatica.
Per sempio:
@informapirata @eticadigitale
Telegram, come Whatsapp e altri, è una piattaforma privata e centralizzata. Esiste il protocollo XMPP che poi è quello che muove anche whatsapp. Tutti possono avviare un server XMPP e liberarsi dei gestori delle grandi piattaforme di messaging, basta volerlo e assumersi le proprie responsabilità.